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SVIZZERA: UN SOGNO CHIAMATO PANORAMA 2019

da | 7 Giugno 2019

LA PIETRA VERDE

                                rigorosamente Svizzera!

Un soffio panoramico  attraversa  la Svizzera autentica. Partendo  – ogni due ore – da Domodossola per 365 giorni l’anno!  E questo portandoci  a destinazione verso vere e proprie perle di città! Non poteva essere che il “Trenino Verde” delle Alpi.

Un calendarietto con tutti i succosi programmi non guasta proprio,  come la ‘Festa sul lago’ con fuochi d’artificio di Spiez il 27 luglio 2019, ed ancora la parata dei battelli sul lago di Thun il primo agosto sempre di quest’anno, eppoi che festa! Ammirare i combattimenti di mucche a Raron il 22 settembre,  ed ancora  ‘La festa delle cipolle’ a Berna il 25 novembre. Immergiamoci dunque  nel lussureggiante verde attaccando il naso al finestrino, inerpichiamoci in montagna ammirando appieno le terrazze soleggiate del Vallese e le montagne dell’Oberland Bernese con Kandersteg.  L’aria di montagna si respira  ancor di più tramite  tonificanti passeggiate, immersioni termali e  gite in battello sul lago di Thun, un momento per ammirarne il profondo bleu lacustre, degustando le prelibatezze culinarie a bordo, arrivando poi al castello degli ‘Zahringen’. Sosta d’obbligo nei vicoli romanticissimi, ed ancora verso la chiesa, deliziando il palato incontro a caffè e ristoranti sparpagliati lungo il fiume Aare.

Berna è semplicemente meravigliosa, ideale per lo shopping. Praticamente un cantone da  ammirare per tutti gli usi e costumi mantenuti, come  i portici in cui ti imbatti regolarmente,  senza perdere  l’escursione al Gurten, la montagna cittadina,  non tralasciando ‘Il Parco degli Orsi Bruni’.

 

“Plen air”. Proprio così, a cielo aperto, poiché la linea del Bernina è l’unica tratta ferroviaria svizzera che attraversa le Alpi ‘col vento in poppa’. Valli, ghiacciai, cime alpine, si coglie di tutto da  questa ferrovia altissima che porta da Tirano oltre i ghiacciai del “Passo del Bernina”. Non a  caso, tale linea è Patrimonio Mondiale Unesco visto stante l’altissima ingegneria profusa trova davanti alla montagna più alta dei Grigioni.

Piacevole scoprire che città vivaci e natura purissima camminano felici a braccetto, ed allora via di corsa per un bel viaggio sul Glacier Express con tanto di carrozze ‘Premium’ per un posto fisso al finestrino! Quest’anno la “Swiss Travel Pass” comprende anche i nuovi musei svizzeri interattivi semplicemente avvincenti e coinvolgenti, con pausa poi golosa destinazione “Centro visitatori di Chocolat Frey”.  Un modo d’accontentare  il palato verso una soffice massa di purissimo cacao.

Di escursione in escursione iniziamo in tutti sensi da Domodossola, coi suoi  bellissimi edifici medievali e rinascimentali e chi desidera  una sosta di pellegrinaggio in 40 minuti arriva al “Sacro Monte Calvario”, semplicemente intriso di misticismo.  L’autobus? In  un battibaleno  arriva, trovandoci  nella Val d’Ossola sostando di fronte ai mille laghetti alpini,  perenni ghiacciai,  deliziosi borghi antichi. Briga, la città della luce. Perchè? Perchè è immersa nel soleggiato Alto Vallese ai piedi del Sempione. Sua caratteristica le dimore patrizie e il senso dell’accoglienza percepita ovunque. L’emblema di Briga è il castello di Stockalper, imponente palazzo barocco con l’invitante giardino da percorrere assieme alla  cortese guida.

Ecco in pieno Ticino spuntare l’affascinante “Fiore di Pietra”, che altro non è che  il sofisticato e preciso progetto architettonico di Botta.

Botta, famoso architetto ticinese conosciuto a livello mondiale,  ancora una volta ha lasciato il segno sul ‘Monte Generoso’ regalando una emozione –  non da poco – a 1704 metri d’altezza!

Interessante conoscere che Mario Botta, già adolescente del Mendriosiotto,  d’estate a piedi con gli amici raggiungeva l’altura del monte Generoso , il suo crinale sospeso tra nord e sud o, se siete in vena di romanticherie, tra cielo e terra.

Personaggio gentile e schivo ma di grande ingegno, racconta l’attaccamento affettivo verso questo luogo ove vede il limite, la frontiera, lo spartiacque di due conformazioni geologiche. Da un lato la pianura padana e dall’altra la catena delle Alpi. Due mondi,  due culture c’egli ha assorbito costituendone il nerbo della sua storia culturale e   personale. Il progetto dal profilo che si “allarga e si contrae” una volta saliti ai piani superiori,  fa  avvertire  la sensazione  del vuoto ‘sotto’ donando una percezione maggiore di ciò che circonda. Da qui:”Fiore di Pietra”.

Prosegue Botta  osservando che costruire in montagna equivale a mettere un gioiello sulla crosta terrestre. Un confronto tra il manufatto umano,  stabilito, geometrico ed innovativo, coi cambiamenti stagionali della natura.  L’edificazione a pianta ottagonale si avvale dei singoli petali che racchiudono uno spazio centrale rimandando ad un’architettura costruita “strato su strato,  giorno dopo giorno.” Quanto all’uso della funivia – rimasta solamente il tempo della costruzione – ha segnato un valore aggiunto, la “chiave di volta” di tale complesso d’altissima scenografia.   Da visitare col trenino a cremagliera. Scorrono i ricordi a ritroso quando appunto Gottilieb Duttweiler, fondatore della Migros, in piena seconda guerra mondiale acquistò la Ferrovia Monte Generoso salvandola dallo smantellamento a cui purtroppo era destinata.

Innegabile strumento d’attrazione, si vedono i grandi prati e  gli antichi frigoriferi prima ricolmi di latte utilizzati per conservare latte e caglio nel periodo estivo.  Uno spettacolo divino con quella magia delle rocce ‘tagliate’ profondamente che sembrano tuffarsi nel lago di Lugano, con la spettacolare catena delle Alpi innevate.  Una volta arrivati,  l’accesso  verso il ristorante gourmet,  il self-service, la sala conferenze per meeting aziendali e  la meravigliosa terrazza panoramica, permettono letteralmente  di navigare verso l’infinito! Moltissimi gli sport che si possono intraprendere sul posto in una cornice azzurro-cielo dove è elevatissima l’affluenza di italiani, svizzeri, tedeschi, austriaci, nonché americani, asiatici, persone del Medio Oriente e del Nord’Europa, giunti in quest’angolo baciato dal Paradiso.

 

Carla Cavicchini

mail: cavicchini.press@gmail.com

 

Carla Cavicchini

Carla Cavicchini

Giornalista

Carla Cavicchini è una giornalista free lance che lavora a Firenze, che ha maturato una solida esperienza nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Con il suo stile chiaro e diretto, Carla si distingue per la capacità di raccontare le storie più umane e attuali, unendo rigore giornalistico a una spiccata sensibilità narrativa. Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerose testate e ha partecipato a eventi e convegni di rilievo, lavorando a stretto contatto con professionisti del settore – tra cui registi e docenti universitari – che le hanno permesso di approfondire tematiche culturali, sociali e artistiche.

Nel suo blog, Carla condivide analisi, interviste e riflessioni che offrono uno sguardo critico e personale sulla realtà contemporanea, mettendo sempre al centro l’importanza di un’informazione etica e responsabile. Grazie a una costante ricerca di aggiornamenti e alla passione per il giornalismo, è riuscita a costruire un percorso professionale riconosciuto per l’attenzione al dettaglio e la capacità di cogliere le sfumature di ogni storia.

Questa esperienza e dedizione la rendono una voce autorevole e apprezzata nel panorama giornalistico, capace di coniugare professionalità e impegno civile a beneficio dei suoi lettori.

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