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Edvard Munch al Palazzo Reale di Milano

da | 1 Febbraio 2025

Milano, 27 gennaio 2025 – Si è conclusa ieri la grande retrospettiva dedicata ad Edvard Munch organizzata da Palazzo Reale di Milano e Arthemisia con la collaborazione del Munch Museum di Oslo.


Il successo è andato ben oltre le aspettative: sono stati infatti 276.805 i visitatori che hanno visitato la mostra e sono accorsi per partecipare creando lunghe file, una sorta di installazione artistica urbana, fotografata e ripresa dai media di tutto il mondo.

La mostra, con i 100 capolavori provenienti dal Museo MUNCH di Oslo, era stata annunciata come “la mostra dell’anno” sia per l’eccezionalità dei prestiti che per l’attesa del pubblico per uno degli artisti più amati e meno rappresentati nelle mostre (l’ultima a Milano risaliva a 40 anni fa), è ha confermato l’aspettativa.

La mostra “Munch. Il grido interiore” sale in vetta alla classifica delle mostre più visitate a Palazzo Reale di Milano negli ultimi anni, ponendosi al primo posto.

Una mostra anche molto partecipata emotivamente, come testimoniano le migliaia di condivisioni e contenuti postati sui social networks fin dal primo giorno, accanto alle centinaia di articoli cartacei e web.

Grande successo anche per i tantissimi eventi collaterali che hanno coinvolto diverse realtà culturali della città e che, durante l’apertura della mostra, hanno accompagnato il pubblico alla scoperta di Munch come uomo e artista.


“Siamo orgogliosi di aver riportato a Milano un grande protagonista dell’arte moderna come Edvard Munch, che con il suo linguaggio universale continua a emozionare e parlare a tutte e tutti, oltre ogni barriera temporale e culturale. ‘Munch. Il grido interiore’ è la mostra più visitata a Palazzo Reale negli ultimi sei anni: ha rappresentato non solo un evento culturale di altissimo livello, ma anche un momento di condivisione per la nostra città, come dimostra l’entusiasmo del pubblico. Milano si conferma ancora una volta una capitale culturale di riferimento, capace di attirare l’interesse internazionale e proporre progetti unici”
, ha detto l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

“Per noi di Arthemisia – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – è davvero un grande orgoglio aver potuto scrivere una pagina importante nella storia culturale di Milano e di Palazzo Reale. Questa mostra sarà ricordata nel tempo, sia per i contenuti ineccepibili, sia per l’affetto dimostrato dal pubblico. Le lunghe code sono state sotto gli occhi di tutti per diversi mesi, a testimoniare l’interesse e l’entusiasmo delle persone.  Per noi è stata una ulteriore prova che il “format Arthemisia”, che unisce il rigore scientifico ad una divulgazione didattica ed emotiva, è quello giusto.”

La mostra è stata promossa da Comune di Milano – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e curata da Patricia G. Berman in collaborazione con Costantino D’Orazio.
La mostra ha visto come sponsor Statkraft e Generali Valore Culturaspecial partner Ricolamedia partner Urban Visionmobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e radio partner Dimensione Suono Soft.

Dall’11 febbraio 2025 la mostra sarà visitabile a Roma, a Palazzo Bonaparte.

Carla Cavicchini

Carla Cavicchini

Giornalista

Carla Cavicchini è una giornalista free lance che lavora a Firenze, che ha maturato una solida esperienza nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Con il suo stile chiaro e diretto, Carla si distingue per la capacità di raccontare le storie più umane e attuali, unendo rigore giornalistico a una spiccata sensibilità narrativa. Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerose testate e ha partecipato a eventi e convegni di rilievo, lavorando a stretto contatto con professionisti del settore – tra cui registi e docenti universitari – che le hanno permesso di approfondire tematiche culturali, sociali e artistiche.

Nel suo blog, Carla condivide analisi, interviste e riflessioni che offrono uno sguardo critico e personale sulla realtà contemporanea, mettendo sempre al centro l’importanza di un’informazione etica e responsabile. Grazie a una costante ricerca di aggiornamenti e alla passione per il giornalismo, è riuscita a costruire un percorso professionale riconosciuto per l’attenzione al dettaglio e la capacità di cogliere le sfumature di ogni storia.

Questa esperienza e dedizione la rendono una voce autorevole e apprezzata nel panorama giornalistico, capace di coniugare professionalità e impegno civile a beneficio dei suoi lettori.

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