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Restauro della Bentornata di Giovanni Fetti

da | 8 Febbraio 2025

Presentazione del restauro della Bentornata di Giovanni Fetti ad opera dell’Opificio delle Pietre Dure

Torna a splendere, dopo un lungo ed impegnativo restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure, la statua della Bentornata recentemente restituita all’Opera Medicea Laurenziana.

La scultura lignea raffigurante una Madonna col Bambino, nota come la Bentornata, è una delle rare opere medievali conservate nella rinascimentale Basilica di San Lorenzo a Firenze. Datata intorno al 1382, è opera di Giovanni Fetti, scultore fiorentino nato intorno al 1320 e documentato nella seconda metà del Trecento.

Il lungo e laborioso restauro affidato all’Opificio delle Pietre Dure è stato condotto presso i laboratori della Fortezza da Basso a partire da ottobre 2018 da Peter Hans Stiberc, e condotto a termine nel dicembre 2024 da Claudia Napoli con la collaborazione di Iolanda Larenza, Chiara De Felice, Chiara Modesti e Maria Luisa Reginella.

Al suo arrivo in laboratorio la scultura, intagliata in un unico tronco di legno di pero, presentava diverse ridipinture sull’originale, l’ultima delle quali presumibilmente ottocentesca, fortemente imbrunita. Le uniche parti non ridipinte erano quelle dorate: il bordo del manto blu della Madonna, il panno del Bambino e i capelli di entrambi i personaggi.

L’intervento di pulitura ha richiesto una lunga fase di sperimentazione per individuare la metodologia più idonea, efficace e rispettosa della pellicola pittorica originale, adottando sequenza e materiali differenziati per le varie parti, dagli incarnati al manto blu, alla veste rossa, alle zone dorate.

Ultimata la pulitura, si è proceduto alla stuccatura delle lacune, all’integrazione strutturale delle fessurazioni del legno e   al ritocco pittorico, eseguito con la selezione cromatica, mimetica per le lacune di piccole dimensioni e a velatura per le abrasioni.

Anche la verniciatura conclusiva ha richiesto, come la pulitura, una fase di sperimentazione per mettere a punto formulazioni adeguate alle diverse campiture su cui intervenire.

Le informazioni acquisite in occasione del restauro suggeriscono una committenza importante. Lo dimostrano, oltre alla qualità del modellato, la  ricchezza e ricercatezza della policromia, impreziosite da dettagli come la foglia d’oro sulle chiome o l’utilizzo di lacche traslucide su una base a foglia d’argento.

Come ricorda Emanuela Daffra “il lavoro che si presenta oggi è l’ulteriore anello di una lunga catena di collaborazioni che ha visto l’Opificio delle Pietre Dure prendersi cura di molti dei capolavori custoditi nella Basilica di San Lorenzo. In questo caso i laboratori hanno affrontato un ‘opera non banale per dimensioni e straordinaria perché attribuita a  un autore noto soprattutto come scultore in marmo, permettendo così di ampliare le conoscenze sulla sua pratica di lavoro” .

 

 Ufficio Promozione culturale Opificio delle Pietre Dure:

Maria Emilia Masci opd.promozioneculturale@cultura.gov.it

Studio ESSECI di Sergio Campagnolo

tel. 049663499  – Referente Simone Raddi, simone@studioesseci.net

Carla Cavicchini

Carla Cavicchini

Giornalista

Carla Cavicchini è una giornalista free lance che lavora a Firenze, che ha maturato una solida esperienza nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Con il suo stile chiaro e diretto, Carla si distingue per la capacità di raccontare le storie più umane e attuali, unendo rigore giornalistico a una spiccata sensibilità narrativa. Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerose testate e ha partecipato a eventi e convegni di rilievo, lavorando a stretto contatto con professionisti del settore – tra cui registi e docenti universitari – che le hanno permesso di approfondire tematiche culturali, sociali e artistiche.

Nel suo blog, Carla condivide analisi, interviste e riflessioni che offrono uno sguardo critico e personale sulla realtà contemporanea, mettendo sempre al centro l’importanza di un’informazione etica e responsabile. Grazie a una costante ricerca di aggiornamenti e alla passione per il giornalismo, è riuscita a costruire un percorso professionale riconosciuto per l’attenzione al dettaglio e la capacità di cogliere le sfumature di ogni storia.

Questa esperienza e dedizione la rendono una voce autorevole e apprezzata nel panorama giornalistico, capace di coniugare professionalità e impegno civile a beneficio dei suoi lettori.

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